lunedì 4 febbraio 2013

Tommaso Moro

dicono che dal mio blog vengono solo mugugni;hanno lanciato una sfida :"cosa faresti ( in economia ) se fossi nella stanza dei bottoni ?"
ho raccolto la provocazione e Vi  dò la mia visione ( onirica ) in cinque punti:

-prima ambizione: riuscire a ristrutturare le banche, separando la funzione produttiva dalla attività
 speculativa: le banche che giocano d'azzardo dovrebbero essere ghetizzate in una loro nicchia ben
 isolate dalle banche che  raccolgono risparmi e capitali e li investono nella vita del paese;

-secondo miraggio: riuscire ( con piani  di consolidamento fiscale ) a indurre la BCE ad assolvere
 non tanto la funzione di Lender of Last Resort ( cosa che fà già ) quanto la funzione di Tesoriere del
 Governo ( nei limiti del  debt ceiling ) alla stregua della FED,della Banca di Inghilterra, della Banca
 Centrale del Giappone, della Banca del Canada, profittando delle risorse  che gli provengono dal
 signoraggio;

-terzo desiderio: esentando da ogni imposta presente e futura i nuovi titoli pubblici,riuscire ad attuare
 -nella maniera più ampia consentita- il Compra Italia, favorendo in ciò il rientro in Italia della
 maggiore quota possibile di debito pubblico italiano;

-quarta velleità: profittando della " immacolata  inflazione" che deriverebbe da una robusta
 immissione  di quantitative easing da parte della BCE,riuscire a portare il tasso di remunerazione
 del debito ad un valore inferiore al tasso di inflazione in ciò attuando la repressione finanziaria;

-quinta aspirazione: sempre profittando della " immacolata inflazione " riuscire a portare il cambio
 dell'Euro con il dollaro usa, il più vicino possibile alla parità, come sostiene Felix Zulauf;

 L'AVEVO DETTO PRIMA CHE E' UN SOGNO!

15 commenti:

  1. si potrebbe fare questo e molto altro uscendo dall'euro...la vera catastrofe è continuare a restarci...

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    1. sono d'accordo.ma è ancora presto.
      per contrastare l' EURO i tempi non sono maturi.
      siccome sono pigro e non sono un grafomane,ti invito a
      leggere quello che dice Zibordi ( Cobraf )nel post del 7 febbraio " GRILLO A BRUXELLES" cordialità GFC

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    2. in verità sarebbe già tardi.....più aspettiamo e più sarà difficile farlo quando avremo una economia distrutta...il problema è che è un atto politico e che nessuno dei dementi che ci circondano ha il coraggio di essere uno statista e non un politico da condominio....
      Zibordi dice: "L'unica soluzione razionale possibile sarebbe rompere l'eurozona, andare allo scontro frontale nell'eurozona, non necessariamente uscendo subito dall'Euro, ad esempio aggirare i vincoli (e si può farlo usando le banche ad esempio per finanziare direttamente il deficit saltando "il mercato" e non violando i trattati). Ma questo vuole dire lo stesso avere contro la Troika, il direttivo della UE, la Germania e i nordici e al momento anche la Francia, la stampa finanziaria di Londra e New York anche italiana, il Fondo Monetario, le grandi banche da Deutsche Bank a Sociege Generale a Paribas a Goldman Sachs a JP Morgan. "

      A parte il fatto che non sarei così sicuro di aver contro gli Usa e la GB e neppure la Francia....ma allora che dovremmo fare,rassegnarci ad una cosa ingiusta e mortale (come dice Zibordi)invece di combattere? L'Argentina l'ha fatto,e noli se permetti,siamo qualcosa in più...inoltre se esce l'Italia l'euro salta e quindi si ridenirebbero tutti i rapporti commerciali che non sarebbero certo interrotti,nemmeno coi tedeschi,dato che noi molto importiamo da loro.Nessuno ha interesse a combatterci.Altri paesi seguirebbero,gli affari sono affari,dentro o fuori dall'euro.Chi importa noi contginuerà a farlo,anzi ancora di più visto che svaluteremmo.
      Col senno di Zibordi,dovremmo semprfe lavorare per altri.

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    3. premesso che in linea teorica sono d'accordo con te,
      io dico solo che bisogna aspettare che i tempi maturino.
      non sono affatto saggio,sono solo anziano e ho imparato che lo SCACCOMATTO si ottiene solo precostituendo le mosse precedenti.
      guai se l'Italia fosse additata come lo SFASCIACARROZZE: avremmo tutti contro.
      l'implosione in Europa è in divenire:basta mettere il naso fuori dai confini nostrani e ci si accorge che
      l'impianto scricchiola: l'unione fà la forza.
      il guaio è vedere quanto riusciamo a resistere. GFC

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    4. oggi 18 febbraio Zibordi ha pubblicato un altro
      interessante post "Niente uscita dall'euro".
      mi piacerebbe conoscere il tuo pensiero in merito e
      approfondire unsieme l'argomento.GFC

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    5. Zibordi non è certo un mio riferimento...specie per questo articolo che non fa altro che,pur contestandolo,portare acqua all'euro.Perchè non è affatto vero che i favorevoli all'euro siano così in molti come sostengomo certi sondaggi...autorizzino i referendum se è così,secondo perchè non può bastare ad essere favorevoli all'euro una riduzione di spread che ci costa sempre 40-50 miliardi all'anno di interessi.
      Bisogna chiedersi quale sia lo scopo di questo articolo,oltre ad una semplice,ma non vera fino in fondo,illustrazione di una situazione.A pensar male,si potrebbe quasi interpretare,è inutile che vi agitiate tanto per volerne uscire,è meglio star dentro.Il che è un suicidio,come dimostrano quelli che non hanno l'euro pur nella UE.Ancora ieri al g20,il signor draghji si rifiuta di svalutare l'euro,ben sapendo che i tedeschi possono resoistere fino ad un cambiuo di 1,50 sul dollaro,e noi fino a 1,20 (ora siamo a 1,33-35).I nostri prodotti vanno fuori mercato con un euro così forte,ed è inutile che nenga attaccato il Giappone perchè fa i suoi interessi svalutando lo yen.Infatti a Mosca,nulla di fatto.
      Insomma,Zibordi può scrivere tutti gli articoli furbeschi che vuole,ma per noi è vitale uscirne.Altra cosa è che i nostri politicuzzi ascari hanno tutt'altro in mente.Questo più dei popoi è il problema,perchè uscire comporta un atto politico,ma noi non abbiamo politici veri,soilo giullari da cortile che pensano solo alla loro misera botteguccia partitica.

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    6. Che io sappia,il libro di Bagnai è l'unica opera veramente sistematica e chiara in lingua italiana sulla vicenda euro.Basta e avanza per capire tutto.

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    7. poi se vuoi,puoi approndire alcuni principi fondamentali di MMT,,,c'è qualcosa pure sul nostro blog,tanto per capire i foindamentali.

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    8. c'è pure una frase illuminante nell'articolo,che non fa che avvalorare certi sospetti "Evidentemente l'Euro è una trappola, in cui chi è fuori non vuole entrare, ma chi è dentro non può uscire".
      Che significa non può uscire? E perchè mai? Quando ci siamo entrati mica hanno chiesto parere al popolo per approvare Maastricht!Noi possiamo uscire quando vogliamo e guadagnandoci pure,come sottolineato più volte dal WSJ e dal FT....e come avrai capito leggendo il libro di Bagnai.
      Basta la volontà politica per uscire,tenendo presente che se esce l'italia,l'euro salta e quindi ridifiniremmo su nuove basi i cambi monetari,liberi di fluttuare.Per questo bisogna mandare a casa tutti questi incapaci politici in gran parte venduti,e ritornare a fare i nostri interessi e non quedlli dei tedeschi e degli altri usurai europei.

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    9. Morale,Zibordi in genere (ma non sempre) dice cose giuste,ma spesso non trae le conseguenze di quanto dice,ergo perde di efficacia...prova a chiedergli perchè l'euro si sta rivalutando,vediamo che risponde.

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    10. facciamo un po' di chiarezza.
      chi ti scrive ha passato la propria infanzia sotto le bombe degli americani che colpivano ( tutte le notti )
      la Liguria orientale per colpire i ponti di Recco e
      Zoagli , veri gangli nei trasporti ferroviari.
      chi ti scrive ha visto Genova dalle macerie dei bombardamenti alle macerie di oggi (scippata di tutte le sue industrie)
      chi ti scrive è testimone della storia che va da Denicola a Napolitano e da Truman a Obama.
      chi ti scrive, dopo la laurea in Economia e Commercio
      a Genova, ha letto tutto il leggibile in tema di economia.
      chi ti scrive ha ancora voglia di dialogare sul blog:
      con chi? con le nuove generazioni come la tua che-
      giustamente incazzata-non si rassegna allo scempio in essere.
      chi ti scrive va alla ricerca della nuova intelligenza
      che-per quest ioni anagrafiche-gli è sempre più avulsa.
      Ciò premesso,veniamo al punto:non esiste solo Bagnai,
      come non esiste solo Zibordi;esiste ben di più e ben più grave.
      Il mio terrore è che l'Italia già stremata faccia passi avventati nel pur nobile tentativo di salvare
      il salvabile.
      Ti saresti aspettato che il muro di Berlino cadesse come è caduto?
      Qui,second me, è lo dtesso:la Storia macina gli eventi.
      La nostra classe politica non ci aiuta:MA......
      P.S. se non ti va di dialogare con un vecchio trombone come me, tagliami pure.Ma-ti prego-colloquia
      non pontificare.

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    11. voglio solo aggiungere una breve postilla.
      ieri Sergio DI Cori Modigliani ha pubblicato un post:
      "Andare a votare.Perchè?"il cui contenuto trovo
      struggente.vorrei essere capace a scrivere così.GFC

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    12. Puntualizzo:non ho detto che esiste solo Bagnai,ma che il suo libro è l'opera più dettagliata,documentata e completa circa la bufala dell'euro in lingua italiana....citane un altro,nel caso.Poi c'è Brancaccio,Cesaratto,MMT in parte...all'estero Krugman,Mundell,Minsky.....ovviamente tutti di scuola keynesiana.I Chicago Boys alla Friedman,gli Alesina,i Giavazzi li lascio ad altri,anche perchè quasi mai ne hanno azzeccata una,ma non perchè non conoscono certe teorie,ma perchè sono complici della diffusione di menzogne.

      Vero è che la storia spesso ci abitua ad impensabili colpi di scena,ma dobbiamo limitarci a sperare nell'intelligenza (ma anche nelle molte volte viste idiozie)della storia? Noi che stiamo a fare? Spettatori passivi ad aspettare?
      Più di come siamo messi,non può essere peggio,e quello che tu ritieni avventato o deleterio come spacciano i catastrofisti prezzolati,forse è invece l'iniziio della rinascita: uscire dall'euro e basta...ci costerà sempre meno di quanto abbiamo pagato,paghiamo e pagheremo.Questa è pure l'opinione di qualche Nobel,oltre che di molti economisti internazionali.
      Di Cori non sempre mi piace,ha scritto articoli interessanti e anche qualche stupidaggine.
      Quanto al votare,ognuno la pensa come vuole,sempre ammesso che riesca a capire per chi...un'impresa...ci vuole un bel fegato a scegliere e turarsi il naso con due mani...!
      Noi comunque,non votiamo!
      Non mi sembra di pontificare,espongo solo quanto penso,magari tranchant,ma senza tanti giri di parole e in piena onestà intellettuale.Se tu credi che parlar chiaro sia pontificare (e a che scopo poi mi chiedo?)non so che farci,io parlo e colloquio così con tutti,espondo ipotesi personali e fatti,e non mi risulta di essere accusato di pontificare.Oh,poi ognuno la vede come vuole...ci mancherebbe!

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    13. scusa il ritardo.grazie della garbata rispsta.
      ci risentiamo sul tuo blog che considero icastico
      nell'omologazione dell'odierna visione della politica.

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