venerdì 29 agosto 2014

il dogma bis

mi ha talmente colpito l'articolo
di O'Brien, che mi sono deciso 
a riportarlo integralmente:
la desertificazione

buona lettura!

domenica 24 agosto 2014

IL DOGMA


I   SALDI  SETTORIALI  sono fondamentali  strumenti di analisi  di macroeconomia.

Come dice la parola stessa, l' economia viene divisa in tre settori:
-settore pubblico
-settore privato
-settore estero
ciascuno di questi settori ha un saldo
positivo cioè surplus
negativo cioè deficit
la somma dei saldi è necessariamente uguale a zero ( cioè nulla ): perchè un settore non
può indebitarsi ( essere in deficit ) se almeno un altro non gli fa credito ( essendo in surplus).
L' equazione  ( puramente descrittiva ) si presenta così:
F+S(p)+CA=0   dove:
F= costituisce il settore pubblico ( saldo )
S(p)= costituisce il settore privato ( saldo )
CA= costituisce il settore estero ( saldo )
e consacra un pilastro della economia : cioè che ogni spesa di qualcuno è il reddito di
qualcun altro.

Quando all'interno di questo formidabile meccanismo  penetra un congegno  fallace,
l'ingranaggio si inceppa e la scheggia malsana andrebbe estirpata.

Dove si annida la scheggia malata? nel  DOGMA DEL CAMBIO FISSO fra le diverse
monete nazionali, ovverosia nell' EURO : perchè in presenza di Paesi diversi  in una
unione monetaria, sorge il problema dell'" optimal  currency  area" e l'Eurozona non
presenta affatto i presupposti di una area valutaria ottimale.

I miei pensieri trovano conforto nel severo articolo di Matt O'Brien sul Washiington
Post del 20 agosto di cui sento la necessità di riportare le parole conclusive:

" Come ho già detto, l'euro è il gold standard con un'autorità morale.E quest'ultima
parte è il problema. Gli europei non pensano che l'euro rappresenti in sè la civiltà
ma piuttosto che ne sia il baluardo a difesa. E' un monumento di carta alla pace e alla
prosperità che ha reso quest'ultima impossibile. Pertanto gli eurocrati che hanno speso
la loro vita a costruirlo non saranno mai disposti  a distruggerlo, nonostante il fatto
che-per come è attualmente-l'euro si frapponga fra loro e la ripresa.
Proprio come negli anni 30, L'EUROPA E' BLOCCATA IN UN SISTEMA DI
CAMBI FISSI CHE NON GLI PERMETTE DI STAMPARE, SPENDERE
O  SVALUTARE  PER USCIRE  DALLA CRISI.  MA,AL CONTRARIO
DI ALLORA, SI RISCHIA CHE L'EUROPA  ALLA FINE NON SI ARRENDA.
E' una fedeltà al fallimento che nemmeno il blocco del gold standard avrebbe potuto
immaginare  E ciò fa si che la BCE sia l'unica speranza dell'Europa: il che significa
probabilmente una condanna.
Ora, per essere onesti, la BCE guidata da Draghiha fatto più o meno ciò che poteva
entro i suoi limiti legali e politici.Ma la disoccupazione non si risolve così. E questi
limiti non sono destinati a sparire,o almeno non abbastanza, per poter evitare uno o
due decenni perduti.Al contrario la BCE continuerà probabilmente a fare il minimo
indispensabile:un po' di tiepido quantitative easing,che finirà non appena la Germania
tornerà a crescere un po'di più.
HANNO FATTO UN DESERTO E L'HANNO CHIAMATO EUROZONA."
,

venerdì 1 agosto 2014

credenza bis


non vorrei essere pedante,  ma riporto un link  che
spiega e  amplia in termini drammaticamente attuali
la visione del  DEBITO  PUBBLICO  nell'Italia di oggi
http://www.libreidee.org/2014/08/debito-positivo-cioe-consumi-per-tornare-sostenibili/