mercoledì 18 dicembre 2013

public company atto quinto

è un argomento che mi sta veramente a cuore quello
di Bankitalia .   e, prima di chiudere i battenti in occasione
delle Festività,  mi si offre l'occasione per ribadire ancora
una volta il mio sconcerto per una operazione  ( quella
di BANKITALIA  PRIVATA )che meritava ben altro
dibattito,  in altro momento, in altro contesto  e in altra
sede che quella del decreto-legge.

mi viene infatti in aiuto  Giulio  Sapelli che-
magistralmente- esprime tutto quello che penso anche
io e,  a costo di essere noioso e ripetitivo, riporto- a
futura memoria- il suo articolo  SAPELLI

1 commento:

  1. Direi che la faccenda Bankitalia é stata dettagliatamente esaminata in questi post,e successivi,quindi è inutile ripeterne i punti e i danni per il Paese che questa operazione comporta.
    Un altro pezzo di sovranità che se ne va,a cominciare dalla funesta divisione tra BC e Tesoro del 1981,non é stata che una escalation a privare lo Stato di un organo determinante,fino a renderlo un corpo estraneo che obbedisce totalmente alla BCE,ma più generalmente alla finanza intenazionale.E' incredibile che uno Stato non possa decidere la propria politica economica e non abbia controllo sulla sua BC,e che non abbia una propria moneta.Ora poi con gli accordi commerciali in corso tra USA e EU,il futuro è ben prefigurato,tutto l'occidente in mano a banchieri e finanzieri,la politica é scomparsa,tutto sarà funzionale a questo potere e non più ai popoli.La proposta indecente Electrolux di riduzione salari é una sia di quanto probabilmente succederà....e cioè portare i salari a livello polacco (ma non coi loro prezzi) e non a caso uno dei mantra della Commissione europea é la riduzione dei salari come cura,oltre alle riforme del welfare....
    Lo Stato non esiste più,é finito....ai parlamenti nazionali verranno lasciate le fesserie che ancora infiammano gli animi dei lobomizzati...la dx,la sx,l'omofobia,i matrimoni gay.....l'importante é che i padroni del vapore non siano disturbati sulla gestione del vero potere.

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