sabato 18 gennaio 2014

BANKITALIA



Sono assente dal 18 dicembre 2013 ( un mese!  ): la lunga latitanza si spiega non solo con
le festività  di fine anno ma anche con un fastidioso stato di salute. 


Questo non mi ha impedito di portare avanti una doverosa esplorazione e un pressante
aggiornamento sull'argomento che mi assilla dal lontano sabato 30 novembre 2013 e cioè
il progetto di modifica di Bankitalia.


Avevo lasciato le cose  ( 20 dicembre 2013 ) con la notizia che la conversione in legge
sarebbe stata rinviata a gennaio per una pausa di riflessione..


Ma già il 3 gennaio, l'articolo  di Davide Giacalone su il  Corriere della Collera evidenziava
la bocciatura della BCE e la demolizione del decreto legge ( da allora questo blog ha
costituito per me un valido vademecum ).


Domenica 5 gennaio ho cercato di mettere ordine nella mia testa avvalendomi
dell'intervista del prof. Antonio Maria Rinaldi sulla materia.


Ma purtroppo l'8 gennaio, tramite il blog di Aldo Giannuli, ho dovuto prendere nota-
con inquietudine-della lettera che il prof. Gianfranco d'Atri ha inviato a diverse
personalità e senatori chiedendo di fermare il decreto.


Ahimè, lo stesso 8 gennaio Costanza Iotti su il Fatto Quotidiano titolava " Banche ,così
il governo anticipa di un anno il regalo da 4 miliardi di euro".


Il 10 gennaio,  una spiegazione esauriente a questo faticoso iter  mi è pervenuta da
Angelo Baglioni che-su la voce.info- affrontava le tematiche dell'approvazione, della
troppa fretta e dei possibili trasferimenti da Bankitalia alle Banche Azioniste.


Ad oggi gli articoli del prof. Mario Esposito su l'oro Bankitalia  mi sono serviti da
aggiornamento, mentre resto in attesa dell'intervento- rimandato- del prof. Giannuli.

1 commento:

  1. Una vera truffa...chiediamoci cosa ci guadagna il governo,il Paese...la patetica scusa é che con questa operazione si tasserebbero le banche di un paio di miliardi per far cassa,il che è pure vero,ma a fronte di quali regali futuri? lauti dfividendi e quote ricapitalizzate (per lo stress test),oltre alla possibilità di cedere in futuro l'eccedenza.
    Ma questi 7,5 miliardi,sono nostri,non delle banche,e se permetti quando c'è un aumento di capitale sono i soci a farlo.....non regali dello stato.A questo si aggiunge la questione oro,e cioè chi ne diventa proprietario? Oro che appartiene alla nazione,non a banche private.Insomma,una vera sciagura.

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