venerdì 28 marzo 2014

REDEMPTION



E' giusto scandalizzarsi dell' improvvisa comparsa del  DEBT
REDEMPTION  FUND, come è giusto rimarcare la mancanza 
di notizie sulla sua esistenza da parte della stampa economica 
ufficiale, come è giusto sottolineare l' avara divulgazione dello
stesso da parte della politica prima delle elezioni di maggio.

Ma persino uno sgangherato blog come questo nel luglio 2012
( il post si intitolava " gli acronimi " ed era datato 30 luglio )
menzionava  l' ERF ( allora lo chiamavano EUROPEAN 
REDEMPTION  FUND ).

L' articolo era attinto  da un blog denominato " Euro area debt
crisis " e illustrava l' esistenza di questo fondo.

Per cui, chi avesse voluto approfondire la struttura dell'amaro
calice del  Fiscal  Compact,  sarebbe incappato in questo 
monumento  all' austerity.

Noi italiani siamo super-esperti quando si tratta  di schemi e
formazioni calcistiche, di smatphone e cellulari,  di pacchetti
vacanze e così via , ma quando si tratta di andare all' essenza
delle questioni economiche ( sul Fiscal Compact,  sul MES,
sul Six Pack, sul  Target 2  etc...che condizionano il nostro
futuro ) svaniamo come neve al sole.

domenica 23 marzo 2014

LA MONETA



Quando - nell' aprile 2013 - iniziai a studiare la Teoria della Moneta
Endogena , grazie a un PDF scaricato da Keynes blog , confesso 
che inccontrai una certa difficoltà di apprendimento ( sic! ) dovuta 
alla osticità dell' argomento che peraltro mi affascinava.

Capii quello che il mio modesto comprendonio  mi permise di capire, tant'è che scrissi due post:
2 ottobre 2013: moneta esogena & endogena;
26 ottobre 2013 i grafici;

In allora tre cose mi colpirono:
-che sono i prestiti  che creano i depositi e i depositi creano la 
riserva ( in moneta legale ): in altre parole sono i prestiti che
creano i depositi e non viceversa;
-che la moneta è un  " IOU " ( I OWE YOU = io ti devo ): viene
creata con i prestiti e distrutta con la loro restituzione: in altre 
parole la moneta è una promessa di pagamento ;
- che le banche commerciali ottengono la moneta aprendo delle
linee di credito dalle quali le imprese attingono per iniziare la
produzione : in altre parole creano la moneta " DAL NULLA "
( e tantomeno prestano i depositi dei risparmiatori );

Ora arriva il Quarterly  Bulletin della Banca d ' Inghilterra redatto
da McLeay, Amar Radia e Ryland Thomas che ribadisce questi
concetti.

NON MALE COME FONTE!

sabato 15 marzo 2014

UNWIND

Ho letto dal THE  INDEPENDENT  FRIDAY 14 MARCH 2014 News-Business-Business News  l' articolo di Mark
Carney: " Bank of  England will never  fully  unwind  Q E."

Parliamo di 375 billion pounds.

Ero in difficoltà nel tradurre appropriatamente in italiano
il verbo UNWIND : mi è venuto in aiuto il dizionario DICIOS
che mi ha fornito le seguenti traduzioni:
UNWIND= dipanare, districare, rilassare, sbobinare, 
                     sdipanare, sgomitolare, svolgere.

Ero anche in difficoltà nel capire l ' essenza dell' articolo:
mi è venuto in aiuto il blog di Cobraf. con il post di Zibordi
" Gli Inglesi fanno sparire  600 miliardi, gli Italiani si
dissanguano per  6."

venerdì 7 marzo 2014

CINEMA


nell' anno 2007, in abbinamento a Libero,uscì  un libro dal seguente
titolo " CINEMA, PROFONDO ROSSO " ( come la sinistra ha 
costruito l' egemonia sul cinema italiano, facendone una sprecopoli
di celluloide, capace di produrre soltanto film-flop ).
All' ultima pagina di copertina si legge:  

" Se volete capire come e perchè neppure un
film italiano sia stato ammesso in concorso al
Festival di Cannes 2007, questo libro ha le 
risposte che cercate. Ma la crisi del nostro 
cinema, soprattutto dei film di interesse culturale
nazionale ( Icn ), cioè di quelle pellicole che
dovrebbero tenere alta la bandiera della qualità
artistica, sembra ormai evidente più all'estero 
che in Italia, dove l' ipocrisia dei media funziona 
ancora da comodo paravento. Ed è una crisi 
dove le responsabilità politiche della sinistra
sono enormi. Oggi quello della cinematografia
italiana è un settore assistito e clientelare,
ampiamente foraggiato con i finanziamenti del
Ministero dei Beni Culturali, che di fatto mettono
a carico dei contribuenti il mantenimento 
di una sterminata clientela rossa di finti produttori,
di finti registi, di finti sceneggiatori, i quali 
con l' impiego di attori e comparse schierati 
pure loro a sinistra producono film-flop che non
sempre riescono ad uscire nelle sale, tanto sono
inguardabili, e che quando ci arrivano, salvo 
rare eccezioni, incassano dal botteghino pochi
spiccioli, per poi sparire nel dimenticatoio. Una
vergogna per la politica e per la cultura, un 
fallimento che vogliamo denunciare con forza 
come un frutto avvelenato dell' egemonia 
instaurata dalla sinistra, in un settore di enorme 
importanza nel campo della comunicazione."

La Grande Bellezza- a mio avviso - non si discosta da questo 
filone per cui mi sono domandato come cavolo ha fatto un 
film così scadente a vincere l ' Oscar.
La risposta - puntuale, esauriente, attuale, sconfortante, 
sconcertante - me l'ha data Sergio Di Cori Modigliani nel suo
post di martedì 4 marzo.
Aggiungo che non sono riuscito a vedere il film fino alla fine.


sabato 1 marzo 2014

le masse



José  Ortega y Gasset nel suo libro " LA RIBELLIONE DELLE
MASSE", al capitolo " IL MAGGIOR PERICOLO : LO STATO"
scrive:

"In un buon ordinamento delle cose pubbliche, la massa è quella

che non può agire da se stessa. Questa è la sua missione: essa è 
venuta al mondo per essere diretta, influenzata, rappresentata,
organizzata-fino a cessare d'essere massa, o, per lo meno, ad 
averne l'aspirazione. Però non è venuta al mondo, per fare tutto
questo da sé. Le occorre riferire la sua vita a un' istanza superiore
costituita dalle minoranze eccellenti. Si discuta quanto si vuole 
chi siano gli uomini eccellenti, però senza di essi, siano gli uni o
gli altri, l' Umanità non esisterebbe in ciò che ha di più essenziale:
è un principio su cui è necessario non non avere dubbi, sebbene 
per tutto un secolo l' Europa continui a mettere la testa sotto l'ala
come gli struzzi, per vedere se riesce a non guardare una così 
luminosa evidenza. Perchè non si tratta d'un'opinione fondata su
fatti più o meno frequenti o probabili ,ma su una legge della 
"fisica" sociale, molto più incommutabile delle leggi della fisica di
Newton. Il giorno che in Europa ritorni a dominare un' autentica 
filosofia - l' unica cosa che possa salvarla - si ritornerà a capire 
che l'uomo è, ne abbia piacere o no ,un essere obbligato per 
costituzione a cercare un' istanza superiore. Se ottiene di trovarla 
da se stesso, vuol dire che è un uomo eccellente; se no, vuol dire
che è un uomo-massa e ha bisogno di riceverla da quello.
Pretendere che la massa operi da se stessa è, dunque, ribellarsi
contro il proprio destino; e, poichè è quello che fa adesso io parlo
di ribellione delle masse. Giacchè, in definitiva, l'unica cosa che 
sostanzialmente e realmente si può chiamare ribellione , è quella
che consiste nel non accettare ciascuno il proprio destino ,nel 
ribellarsi contro se stesso."


mentre si dimostra realistica la visione dell'"uomo-massa" e della
"ribellione delle masse", appare del tutto abominevole - alla luce
delle odierne esperienze - etichettare come eccellenti le istanze
superiori che avrebbero il compito di dirigere, influenzare, 
rappresentare, organizzare la massa stessa.